Groupalia: la mia esperienza d’acquisto

Pubblicato il 10 Febbraio 2012
Autore:
L'articolo tratta di E-Commerce .

Groupalia: l'acquisto presso il sito di commercio elettronicoIn un precedente articolo, ho trattato l’argomento “Social Commerce” in termini puramente accademici, dimostrando, credo oltre ogni ragionevole dubbio, che, di Social, i vari Groupon, Groupalia, ecc. hanno ben poco. Propongo di chiamarli, pertanto, forse ancora impropriamente, “siti di acquisto di gruppo”.

Scopo di questo articolo è di raccontare – il più oggettivamente possibile –  la mia personale  esperienza di acquisto presso Groupalia. Tenendo presente che le mie considerazioni, per onestà intellettuale, non possono prescindere dai due presupposti universali, riferibili, cioè, sia all’e-Commerce che ad altre forme di vendita:

  • dal punto di vista statistico, un’esperienza individuale come la mia non è sufficientemente rilevante ai fini di una valutazione globale dell’operato di Groupalia;
  • in generale, i clienti non soddisfatti tendono ad esprimere giudizi eccessivamente negativi nei confronti delle Aziende presso le quali hanno effettuato l’acquisto del prodotto o del servizio on line; giudizi, che si inaspriscono all’aumentare del tempo necessario al customer care dell’azienda per sanare la loro insoddisfazione (per completezza del concetto, debbo aggiungere che, viceversa, i clienti che hanno effettuato con soddisfazione l’acquisto difficilmente assicurano dei feedback, se non costretti o fortemente incentivati; tale forzatura può portare il consumatore ad esprimere un giudizio non spontaneo, spesso eccessivamente positivo).

LA FATTISPECIE

(se conoscete il funzionamento di Groupon, Groupalia, Let’s Bonus e soci passate al paragrafo successivo)

I siti di acquisto di gruppo, come Groupalia, sono, sostanzialmente, dei mediatori (dei “mandatari”, in termini legali): tramite la loro infrastruttura, infatti, è possibile acquisire un coupon che attribuisce al proprietario dello stesso il diritto ad acquistare beni e servizi di altri. La visibilità delle offerte di questi store è determinata dall’invio massivo di newsletter, dalle campagne di Adwords e dal comparto sociale. L’elemento Social, almeno per quanto ho potuto constatare, raramente viene alimentato in forma diretta; in genere viene incrementato dagli stessi iscritti che condividono le offerte nella rete (tramite social, forum, blog, newsgroup, ecc.).

Le aziende che gestiscono questi siti di commercio elettronico dispongono di enormi database di email ed inviano, più volte al giorno, comunicazioni relative ad offerte di beni e servizi ai loro iscritti. Le offerte vengono proposte su scala nazionale e locale e viene assegnata all’utente la facoltà di richiedere l’invio di comunicazioni generiche e/o afferenti ad una o più specifiche città.

L’offerta viene limitata sia nella quantità che nella durata: ciascuna scheda prodotto mostra, in tempo reale, il numero di beni ancora disponibili e il termine ultimo per effettuare l’acquisto. Soffermiamoci un momento a riflettere su tale limite. Circoscrivere l’offerta significa, di fatto, alimentare la percezione psicologica della scarsità. La disponibilità limitata del bene (illusoria o reale che sia) porta il potenziale cliente ad attribuirgli un valore maggiore che lo rende più desiderabile, il che aumenta le probabilità che si concretizzi l’acquisto (addirittura, talvolta, si acquista solo ed esclusivamente perchè si percepisce il bene quale scarso). Ora, sebbene sia sempre valida in termini generali, ho la sensazione che tale strategia, almeno per questo tipo di business, stia inesorabilmente perdendo di efficacia: offerte identiche si ripetono di continuo e, pertanto, l’utente medio è ormai consapevole del fatto che se anche non riesce ad approfittarne una prima volta, vi riuscirà (eventualmente) alla successiva.

I coupon che, si badi bene, non sempre sono comprensivi delle spese di spedizione (pagate a parte, se richieste) possono essere “riscossi” presso il fornitore del bene, oppure, qualora l’acquisto sia avvenuto presso la sezione “prodotti shopping” (qui mi riferisco alla sola Groupalia), direttamente nel sito. Il processo di vendita si compone delle fasi illustrate nel diagramma che segue:

Diagramma che descrive il processo di acquisto presso Groupalia
Groupalia: schema processo di acquisto

SCHEDA PRODOTTO di Groupalia

La scheda prodotto si compone di quattro sezioni, che descrivono nell’ordine:

  • le caratteristiche. Queste non sono rappresentate, come spesso avviene in altri store, da un semplice copia e incolla di contenuti attinti dal sito del produttore del bene, ma bensì da una personalizzazione ed alcune call to action;
  • le condizioni. Nella scheda vengono riassunte le condizioni di acquisto, il numero massimo di coupon erogabili e la data di scadenza dell’offerta;
  • la mappa. Questa sezione, in teoria, dovrebbe permettere di individuare il fornitore reale del bene. Nella realtà, invece, mostra una generica mappa di Milano. Eppure, come vedremo nel seguito, il venditore esiste, eccome: perché allora non viene indicato? Aggiungo, inoltre, che, in prossimità del segnale rosso presente in mappa (vedi immagine più sotto riportata),  figura il nome di una società immobiliare, che, da ricerche da me effettuate, sembra non avere alcun collegamento con il sito di vendita. Non mi stupirei se molti clienti di Groupalia, magari poco esperti di internet e della lettura delle mappe di Google, la contattassero per errore, per ricevere assistenza (lo confesso, in tale errore stavo quasi per incorrere io stesso);
  • il partner. La scheda dovrebbe indicare, al pari della mappa, il fornitore del prodotto. In realtà, riporta il nome del produttore del bene (Samsung, per quel che concerne specificatamente il mio acquisto). Ciò potrebbe indurre a ritenere che sia quest’ultima azienda ad alienare il prodotto tramite Groupalia! Ma così non è, almeno non nel mio caso. La ditta coreana, infatti, rispondendo ad un quesito posto proprio da un cliente di Groupalia, dichiara quando segue: “Samsung Electronics Italia S.p.A. non ha alcun rapporto con questi siti e non ha quindi venduto loro i prodotti a marchio Samsung da lei citati, che, pertanto, è possibile provengano da canali paralleli esteri. […]”

La scheda prodotto di Groupalia, seziona mappa che dovrebbe evidenziare la posizione del partner

 

La sezione partner della scheda prodotto di Groupalia mostra il produttore del bene e non il reale fornitore

L’ACQUISTO PRESSO GROUPALIA

Il processo di acquisto, nel dettaglio, si è concretizzato attraverso queste fasi:

Iscrizione all’offerta

Selezionando il tasto “compra” nella scheda prodotto, sono stato condotto ad un modulo in cui ho inserito i miei dati personali e, quindi, ho effettuato il pagamento tramite Paypal. Qualche minuto dopo un’email confermava che questa prima procedura era stata completata.

L'immagine mostra un frammento dell'e-mail che attesta la prenotazione del coupon di acquisto

 

La locuzione su sfondo giallo in testa al messaggio, sebbene (forse) sintatticamente corretta, è alquanto “stonata”: sembra quasi che sia stata elaborata da un traduttore non madrelingua. Segnalo la cosa in quanto si ripete in tutte le comunicazioni di Groupalia. Decisamente più grossolana è la predisposizione di una immagine non visibile (v. secondo riquadro in giallo): infatti, copiando il suo url nel browser si ottiene un messaggio di errore di tipo 404. La cosa, come vedremo, si ripete anche nell’email seguente.

Generazione del coupon e acquisto del prodotto

Il giorno successivo, il coupon viene reso disponibile e di fatto, l’acquisto è stato perfezionato.
Di seguito vi propongo l’immagine dello stato dell’ordine al termine dell’operazione; come potete notare l’etichetta relativa allo stato del coupon è in spagnolo (e così era nelle fasi precedenti).

 

L'immagine mostra lo stato del coupon di acquisto di Groupalia, alcuni elementi dello stesso sono, inspiegabilmente, in spagnolo

 

Di seguito il frammento dell’email che descrive l’evento:

L'immagine mostra un frammento dell'e-mail che permette di utilizzare il coupon, da notare il prezzo del prodotto espresso in dollari

 

Osservate, ora, il riquadro del prezzo e confrontatelo con quello dell’immagine precedente: le etichette del prezzo e della data di scadenza sono espresse in spagnolo ed il prezzo in dollari! In pratica, 300 euro, al cambio del giorno! Si tratta, ovviamente, di un errore dell’infrastruttura; certamente senza conseguenze dirette, ma, a mio avviso, piuttosto grave.

Compilazione del modulo presso Groupares.it

Dopo aver eseguito le operazioni precedenti, sono stato invitato ad inserire l’identificativo numerico del coupon, nonché i miei dati di fatturazione e di spedizione, presso il modulo fornitomi da un ulteriore sito denominato Groupares.it; e lì, sempre tramite Paypal, ho pagato i costi spedizione di circa 15 euro.
Da notare che il sito di Groupares non ha – e ciò mi ha sconcertato non poco – alcun tratto distintivo in comune con quello di Groupalia; solo all’interno della sezione domande frequenti, peraltro piuttosto scarna, si cita quest’ultima. Ad ogni modo, premendo il tasto di invio del modulo, la procedura è stata completata e ho dovuto solo attendere la consegna del prodotto, che è poi avvenuta nei termini temporali previsti.

 

L'home page di Groupares permette di completare l'acquisto di un prodotto Groupalia; non presenta, tuttavia, alcun tratto distintivo in comune con quest'ultiumo

 

Gli errori e le anomalie che ho segnalato, considerati singolarmente, hanno un impatto limitato; se però vengono esaminati nell’insieme generano una certa dissonanza nell’utente che, a mio avviso, può deprimere, almeno in parte, la credibilità di tutto il sistema. In particolare la transizione dal sito di Groupalia a quello di Groupares è, a mio avviso, troppo rigida: l’utente può sentirsi disorientato e spaesato e, di fatto, possono venire meno, in tutto o in parte, due dei fondamenti che un sito di e-commerce dovrebbe perseguire: la fiducia e la credibilità. Aggiungo che, a quanto mi è dato di sapere, molti di questi errori e anomalie sono già stati segnalati da altri utenti all’azienda eppure, a quanto sembra, non sono mai stati corretti.

Ho, inoltre, condotto delle indagini in merito al rapporto tra Groupares (nota anche come Spedireasy) e Groupalia e sono giunto alla conclusione che la prima fornisce i servizi di logistica per gli acquisti della sezione shopping. Mi chiedo, tuttavia, perché tale rapporto non venga direttamente esplicitato in entrambi i siti!

LA FATTURA

Al momento attuale – e sono passati ben 60 giorni dall’acquisto del prodotto – Groupalia, o chi per essa, non ha ancora provveduto a spedire il documento contabile che attesta l’acquisto, sebbene tale invio sia stato da me sollecitato almeno una decina di volte. Il ritardo è testimoniato da diversi frammenti di e-mail che vi propongo secondo l’esatto ordine cronologico.

In questa prima e-mail si richiede la fattura, trascorsi circa 30 giorni dall'acquisto, e Groupalia risponde di rivolgersi a Groupares

Groupalia mi invita a richiedere a Groupares l’emissione e la spedizione della fattura

Groupares risponde che non è il soggetto indicato ad emettere fattura

Groupares risponde di occuparsi solo della spedizione

Groupalia specifica finamente Il reale fornitore del prodotto acquistato: D2store.it

A seguito di un’ulteriore mia e-mail Groupalia mi comunica l’indirizzo del reale fornitore

Come si può notare nella prima e-mail Groupalia sembra fare di tutto per confondere le cose: il suo customer care, in risposta ad una mia e-mail, definisce Groupares quale fornitore del prodotto, ma quest’ultima azienda nega di esserlo (seconda immagine), costringendo la prima a dichiarare definitivamente che il fornitore è l’azienda MDP Group, il cui sito è denominato d2store.it. Le e-mail di risposta che ho pubblicato si riferiscono solo ad un campione ristretto dei solleciti da me inviati a cui, in più occasioni, non ho ricevuto risposta.

La situazione è diventata, pertanto, così esasperante da costringermi a far intervenire una Associazione di Consumatori. Eppure, nonostante questo, ho dovuto attendere altri 15 giorni prima di ottenere, finalmente, una risposta dal reale fornitore, il quale mi ha inviato un documento contabile privo dei miei riferimenti e della partita iva, in sostanza non una fattura. La mia richiesta, insomma, è ancora pendente! In questi ultimi giorni ho richiesto nuovamente il documento e le mie e-mail vengono puntualmente ignorate.

Da ricerche che ho effettuato su Google sembra che siano numerosi i clienti che, come me, lamentano la mancata ricezione della ricevuta o fattura di acquisto. Segnalo, inoltre, un’ulteriore anomalia: sia nella ricevuta che mi è stata recapitata (e quindi, presumo, anche nella fattura che, forse, un giorno riceverò) che nei documenti contabili di molti altri clienti non sono contabilizzate le spese di spedizione, ammontanti, come già specificato, a circa 15 euro. Personalmente, non ne comprendo il motivo: i costi di spedizione, qualora venga richiesta fattura (e forse anche nel caso di acquisto da parte di un privato), devono essere posti in un documento contabile, al limite, anche indipendente. La notizia mi ha sconfortato non poco. Temo, infatti, di dover intraprendere una ulteriore battaglia per ottenere anche quest’altro documento!

CONCLUSIONI

Se gli errori e le anomalie di natura tecnica, evidenziate nei paragrafi precedenti, possono non avere un impatto dirompente, non altrettanto si può dire – almeno per quel che concerne il mio specifico caso – della condotta tenuta dal Customer Care che, a seguito dei miei solleciti:

  • deve aver utilizzato, in alcuni casi, dei messaggi preconfezionati (e pertanto non consoni alla situazione) in risposta alle mie lamentele;
  • quando si è degnato di rispondere personalmente, non ha proposto alcuna soluzione concreta del problema;
  • in un’occasione, ha delegato un interlocutore non titolato a sanare l’anomalia, mentre in altre si è impegnato a provvedere entro una certo termine, ma poi, puntualmente, non lo ha rispettato.

Ritengo spropositata l’attesa di oltre un mese e mezzo per ricevere un documento contabile. Se il prodotto mi fosse giunto danneggiato o si danneggiasse durante l’uso per cause a me non imputabili non potrei richiedere l’assistenza alla casa madre. Inoltre, chi acquista tramite partita iva ha degli obblighi contabili da assolvere tramite il proprio commercialista.

Con tutto ciò non posso negare che il prodotto, acquistato a buon prezzo, mi è pervenuto integro, nonostante l’imballo fosse costituito dal solo sacchetto protettivo fornito dal corriere, e nei tempi convenuti.

Questo miscuglio di aspetti sia positivi che negativi rende difficile fornire una risposta alle domande: “effettuerei ancora acquisti presso tale store?” e “consiglierei ad altri di effettuarne?”.

Pertanto, mi limito a dire semplicemente che sì, è vero, generalmente i prezzi praticati da Groupalia e company sono competitivi, in qualche caso persino strepitosi; tuttavia, l’acquirente deve pure essere preparato all’eventualità (tutt’altro che remota, per quel che si legge in giro) che qualcosa non funzioni e che, dunque, dovrà armarsi di santa, santissima, pazienza per ottenere la risoluzione del problema.
Pur non essendo in grado di darvi delle risposte, posso, però, fornirvi una strategia che permette di evitare l’acquisto presso i siti come Groupalia e soci quando la convenienza è del tutto illusoria e una formula che, se la convenienza è manifesta, vi consente di calcolare la reale utilità dell’acquisto (ovviamente dopo che si è concretizzato).

La strategia che propongo è quella di non lasciarsi sopraffare dall’impulso ad acquistare immediatamente. Si effettuino delle ricerche presso i siti di comparazione prezzi per determinare se quello proposto dallo store è il più conveniente. Non solo, ma se anche lo fosse, a volte è sufficiente attendere una o due settimane affinché i negozi on-line tradizionali adeguino il loro prezzo (in effetti, nel mio caso, proprio questo è accaduto: pochi giorni dopo l’acquisto presso Groupalia, un “normale” e-commerce ha proposto il medesimo prodotto a prezzo addirittura più basso!).
Se anche l’offerta ha una scadenza, non fatevi impressionare: è molto probabile che quello stesso sito di acquisto di gruppo, o un suo diretto concorrente, ne lancerà una identica. Solo dopo aver effettuato tali verifiche e accertato che lo store ha davvero proposto l’offerta più conveniente, si potrà procedere all’acquisto.

Effettuato quest’ultimo potete utilizzare la formula che ho ideato per verificare, come si è detto, l’effettiva utilità dell’acquisto. Se il valore del differenziale della prima espressione è maggiore di quello ottenuto dal prodotto dei tre termini nella seconda, vi faccio i miei complimenti, avete effettuato un buon acquisto:

 

PM – PG > T V α

dove:
PM = Prezzo del prodotto presso e-commerce tradizionale più conveniente
PG = Prezzo di Groupalia (o altro store di acquisto di gruppo)
T = Tempo necessario a sanare disservizi ed anomalie
V = Valore, espresso in euro, attributo ad un’ora del proprio tempo libero
α = Coefficiente di “incazzatura”, variabile tra 1 e 2, con:
1 = assenza di problemi e/o disservizi o rapida risoluzione degli stessi;
2 = tempi interminabili per la risoluzione di problemi e/o disservizi o mancata risoluzione degli stessi (quel valore massimo, insomma, rappresenta l’irritazione estrema, detta volgarmente “incazzatura”).

Aggiornamento del 29.02.2012

Sono in attesa della fattura da Groupalia da:
[fergcorp_cdt]

α, coefficiente di incazzatura, ora è prossimo all'1.8

Aggiornamento del 09.03.2012

Dopo circa tre mesi di attesa Groupalia mi ha inviato una e-mail che, a loro detta, dovrebbe contenere, in allegato, la fattura.
Pubblico il documento di seguito (ho dovuto rielaborarlo con Photoshop per visualizzarlo per intero, ma non ho modificato alcun contenuto): vi sembra, questa, una fattura?

E, in secondo luogo, per la ventesima volta, la richiesta di ottenere un documento contabile relativo ai costi di spedizione è stata bellamente ignorata!

α, coefficiente di incazzatura, ora è prossimo all'1.95

Dopo quasi tre mesi di attesa Groupalia invia un documento senza alcun valore sostenendo che si tratta di una fattura!

Aggiornamento del 11.03.2012

Tra le decine di risposte alle e-mail inviate a Groupalia ne ho ritrovata una che contiene la prima ricevuta di acquisto (ma non fattura!) che mi hanno inviato, confrontiamola con quella pubblicata nell’aggiornamento precedente:

La prima ricevuta inviata da Groupalia, da loro definita fattura, ma che non lo è in quanto non contiene i miei dati contabili La seconda ricevuta, che non rappresenta una fattura, perchè priva dei miei dati contabili, inviatami da Groupalia, che differisce dalla prima per numero d'ordine e per data di acquisto

Come si può notare la prima ricevuta afferisce a D2 Store Srl, la seconda a MDP Group Srl (azienda che ho scoperto essere collegate tramite una ricerca su Google, ma che non possono certamente surrogare vendita l’una con l’altra), inoltre numero della ricevuta e data di emissione sono completamente diversi.

Aggiornamento del 11.03.2012

Ho provato anche a richiedere la fattura presso la pagina Facebook di Groupalia. Mi ha stupito la disponibilità iniziale, mi è stato richiesto un numero di pratica che Groupalia, a detta dell’operatore, dovrebbe aver fornito, io ho risposto che non ne dispongo e ho chiesto, per l’ennesima volta, lumi riguardo la fattura di acquisto del prodotto ma anche quella della spedizione, ammontante a 15 euro. A quel punto, qualche ora dopo, il mio post è sparito da Facebook, io non riesco più a trovarlo in nessun modo e non ho ricevuto alcuna notifica relativa ad una loro risposta.

Aggiornamento del 20.03.2012

Mi ha contattato un altro utente che ha subito il medesimo trattamento per quel che concerne il documento contabile. Gli si è rotto il dispositivo e l’assistenza si è rifiutata di ripararlo in garanzia in quanto il documento fiscale prodotto è privo di codice fiscale. Guarda caso anche i miei due distinti documenti mancano dello stesso dato (oltre che di tutti gli altri al fine di essere definiti fatture!).

Aggiornamento del 10.10.2012

A distanza di quasi un anno dall’acquisto chiudo definitivamente l’articolo: la fattura non mi è arrivata. Ho dovuto arrendermi, mio malgrado!
Il sito D 2store è irraggiungibile da settimane ; non ho trovato riscontri online, ma presumo che la mancata emissione delle fatture sia stata la causa della chiusura. Arrivati a questo punto nemmeno mi interessa più.

Che posso dire: l’e-commerce può cambiarvi la vita, sempre venga fruito cum grano salis!

I commenti restano ovviamente aperti. 

177 commenti all'articolo “Groupalia: la mia esperienza d’acquisto”

    WordPress › Errore

    Si è verificato un errore critico sul tuo sito web.

    Scopri di più riguardo la risoluzione dei problemi in WordPress.